L’Allevamento
Gli animali in allevamento libero vivono in modo del tutto simile a come avverrebbe in natura, si riparano in ricoveri derivati da vecchie strutture preesistenti, liberi di entrare e uscire per muoversi in un ampio territorio, caratterizzati da prati, terreni coltivati appositamente per loro e boschi, in cui trovano erbe spontanee, ghiande e altri frutti di cui possono nutrirsi.
I suini vivono e si nutrono all’esterno, mangiano tutto quello che trovano tra pascolo e bosco disponibile. Come in altre situazioni di allevamenti bradi e semibradi, per far avvicinare gli animali al richiamo e abituarli alla presenza dell’uomo, viene fornito del mais come alimento di cortesia.
La loro riproduzione è naturale e non assistita, le scrofe partoriscono autonomamente all’aperto, cercando, come farebbero in natura, anfratti e arbusti dove nascondere i cuccioli durante i primi giorni di vita.
L’allevamento libero, brado, conferisce sapori particolari alla carne, ottenendo, quindi, carni e prodotti stagionati con aromi indiscutibilmente spiccati, donando ai salumi un piacevole contrasto tra il gusto dolciastro dei grassi nobili e la sapidità dei magri, garantendone una stagionatura ottimale.
Sui terreni in cui pascolano i suini non vengono usati fertilizzanti chimici; la fertilità del terreno è favorita dalle deiezioni degli animali stessi, contribuendo ad equilibrare il rapporto che naturalmente dovrebbe essere garantito.
I suini vengono allevati senza effettuare trattamenti antibiotici, non si pratica il taglio della coda né la castrazione dei maschi, per evitare di renderli deboli a malattie ed attacchi di predatori (lupi e volpi). Per evitare lo spiacevole odore che le carni assumerebbero in età riproduttiva, i maschi vengono macellati un po’ prima, intorno ai 6-8 mesi.